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Per la prossima ed imminente apertura del Pronto Soccorso del Presidio Ospedale Giovanni XXIII – Monastier di Treviso ricerchiamo personale medico ed infermieristico.
VIENE RICHIESTA:
● Personale Medico:
– esperienza nella gestione emergenze / urgenze di pronto soccorso
– specializzazione in medicina d’urgenza, anestesista e rianimazione, cardiologia
– corsi obbligatori per legge in corso di validità
● Personale Infermieristico:
– esperienza nella gestione emergenze / urgenze
– corsi obbligatori per legge in corso di validità
I candidati possono inviare il loro C.V. a direzione.sanitaria2@giovanni23.it

– AVVISO ALL’UTENZA – INFO UTILI per la viabilità del 24 Maggio

Monastier si appresta ad accogliere i ciclisti del Giro E, manifestazione ciclistica, con mezzi a pedalata assistita che ha tra i suoi obiettivi la sensibilizzazione del pubblico alla mobilità sostenibile ed a tutte le tematiche legate alla sostenibilità ambientale. L’evento che si svolge in concomitanza con il Giro d’Italia provocherà alcune variazioni alla viabilità, non toccherà via Giovanni XXIII, la via del Presidio Ospedaliero ma solo il centro cittadino, qui di seguito alcune info.

Giro E. Tappa 17: Monastier di Treviso – Caorle

>> DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 16.00 DEL 24 MAGGIO, sarà chiusa al traffico veicolare, via Roma e via Pralongo dalla rotatoria centrale dove si trova il Park Hotel Villa Fiorita fino all’intersezione con via Pellegrini.

>> DALLE ORE 13.15  ALLE ORE 14.00 saranno chiuse al traffico via Roma verso cimitero, via Giuseppe Albertini, Via Monastero, via Casaria, via Pisani, Via Vallio.

> LE FERMATE DEGLI AUTOBUS DI LINEA ATVO (piazza Europa e Via Roma) saranno sospese dalle ORE 9.00 ALLE ORE 16.00.  In alternativa potranno essere utilizzate le fermate di via Giovanni XXIII (fronte Park Hotel).

Giro D’Italia. Tappa 17: Pergine Valsugana – Caorle

Il passaggio dei ciclisti provenienti da Pergine Valsugana in direzione Caorle farà chiudere al traffico la tangenziale di Treviso fino a Silea dove i ciclisti prenderanno lo svincolo per la Treviso – Mare. La percorreranno fino a Caposile, bloccando quindi le intersezioni con l’A27 (casello di Silea) e con L’A4 (casello Meolo – Roncade).

Come raggiungerci:

Il Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII sarà comunque tranquillamente raggiungibile, essendo via Giovanni XXIII esclusa dal passaggio. Invitiamo la nostra utenza a partire da casa un po’ prima del previsto per evitare ritardi dovuti al traffico.

Da sabato 15 aprile il punto prelievi del laboratorio analisi APERTO ANCHE AL SABATO

Pensavi di farti gli esami del sangue ma gli impegni lavorativi te lo impediscono??? ECCO LA SOLUZIONE!
Da sabato 15 aprile, per venire incontro alle sempre maggiori richieste dei nostri pazienti, il punto prelievi del laboratorio analisi della Casa di Cura Giovanni XXIII, Presidio Ospedaliero sarà aperto ed a disposizione dell’utenza sia convenzionata che privata.
I prelievi verranno effettuati al VARCO E dalle 8.00 alle 9.45 solo su prenotazione.
PRENOTA allo 0422896728
Sportello telefonico attivo
Lunedì – Venerdì 8.00 – 16.00

Il 17 settembre 2022 si celebra la GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE

Il 17 settembre 2022 si celebra la  Giornata Mondiale per la Sicurezza dei  Pazienti istituita dall’Organizzazione  Mondiale delle Sanità (OMS) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e l’impegno globale sul  tema della sicurezza dei pazienti.

La Casa di Cura Giovanni XXIII aderisce all’iniziativa che quest’anno è dedicata alla  Sicurezza della terapia farmacologica distribuendo ai propri pazienti materiale informativo:

Pratiche per la sicurezza farmacologica:

  1. Partecipo attivamente al processo di cura comunicando al medico tutti i farmaci assunti
    Ho comunicato al medico curante tutti gli elementi per valutare il mio stato di salute, eventuale terapia in atto e documentazione clinica in possesso
  2. Rispetto le prescrizioni farmacologiche:
    Conosco il nome del farmaco che assumo, la dose e gli intervalli di assunzione. Non sostituisco o integro spontaneamente la prescrizione medica
  3. Conosco le modalità di azione dei farmaci:
    So attendere che la terapia faccia effetto e non sospendo l’assunzione da solo
  4. Conosco i rischi dell’uso di farmaci non condivisi con il medico
    Non assumo fitoterapici, farmaci da banco, lassativi, diuretici o altri prodotti senza averli condivisi con il medico
  5. Istruisco familiari
    Condivido le informazioni sulla mia terapia con chi mi assiste

Ecco la brochure che verrà distribuita ai pazienti della Casa di Cura:


VENEZIA FC, sceglie “GIOVANNI XXIII” per la salute dei propri giocatori

Con le visite di idoneità sportiva effettuate al Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier è iniziata ufficialmente la stagione 2022-2023 del Venezia FC.

Tra ieri e oggi una 30ina tra giocatori e membri dello staff si sono sottoposti, nel reparto di medicina sportiva diretto dal dottor Totò Giujusa, specialista in Cardiologia e Medicina dello sport, alle consuete visite di idoneità pre campionato: il controllo dell’acuità visiva, la spirometria, il controllo del senso cromatico, gli esami di laboratorio, la misurazione del peso, dell’altezza, l’elettrocardiogramma sia di base che sotto sforzo e la visita cardiologica.

“I controlli in ambito sportivo dell’attività agonistica, che sono regolati dalle normative federali, sono indispensabili – fa sapere il Primario Totò Giujusa– Sono inoltre consigliati anche nell’attività amatoriale soprattutto quando lo sportivo presenta fattori di rischio cardiovascolare”.

I primi a sottoporsi ai test venerdi mattina sono stati Patrick Leal, Morré Makadji e Issa Bah mentre nel pomeriggio è stato il turno anche del nuovo acquisto del Venezia FC il portiere, classe 1993, Jesse Joronen.

Con il Venezia FC ogni anno mettiamo a disposizione i nostri specialisti per le visite obbligatorie di inizio attività garantendo poi, nell’arco di tutta la stagione qualsiasi tipo di indagine diagnostica, soprattutto quelle che riguardano i traumi che, purtroppo, nello sport sono all’ordine del giorno”–  fa sapere Matteo Geretto  Responsabile Sviluppo e Comunicazione della Casa di Cura – Siamo  lusingati che la Direzione della squadra lagunare abbia scelto per il sesto anno consecutivo la Casa di Cura Giovanni XXIII come punto di riferimento medico sportivo per i loro atleti.”

Il Presidio Ospedaliero di Monastier è una realtà all’avanguardia in tema di prevenzione e cura traumatologia. E’ impegnata nella tutela della salute delle persone attraverso professionisti d’eccellenza ma anche con nuove tecniche e strumentazioni.

“A breve infatti – continua Matteo Geretto – amplieremo la nostra offerta anche con un servizio di Medicina e Chirurgia Rigenerativa utilizzando i fattori di crescita PRP anche in ambito ortopedico.”

E’ una soddisfazione accompagnare nelle crescita non solo fisica, ma anche professionale, questi giovani”. Ha tenuto a sottolineare l’amministratore delegato della Casa di Cura Giovanni XXIII Gabriele Geretto con un passato di calciatore- Lo sport è nel nostro DNA. Sia perché anch’io l’ho praticato da giovane ma anche perché la nostra struttura è diventata un punto di riferimento per le società che operano in ambito agonistico”.

Oltre al Venezia FC, il Presidio Ospedaliero è impegnato a seguire anche il Treviso FBC, l’Umana Reyer, la Nutribullet Treviso Basket, il Benetton e Mogliano Rugby, la Pallavolo Motta e la PDM Polispostiva Disabili di Marca oltre a tante altre realtà agonistiche minori.

Tracce di pesticidi nel sangue e nelle urine, via alla ricerca a Monastier

Ricerca congiunta tra @università Ca’ Foscari ed il Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier per analizzare la diffusione di pesticidi e fitofarmaci nelle persone.
Il progetto di ricerca dal titolo “Tecniche di Screening integrate per il monitoraggio di prodotti Fitosanitari in matrice biologiche e ambientali (SCREEN-FIT)”, coordinato da Andrea Gambaro e in collaborazione con Chiara Zanardi, entrambi docenti di chimica analitica dell’Università Ca’ Foscari Venezia e il dottor Marco Bassanello Direttore Sanitario Vicario del “Giovanni XXIII” nonchè co-tutor del progetto, studierà i composti che vengono utilizzati nell’agricoltura come fitofarmaci e pesticidi attraverso i liquidi biologici: urine, plasma.

LEGGI LA RASSEGNA STAMPA ON LINE:

A Treviso ADRIANO PANATTA apre un centro multifunzionale dedicato allo sport, alla salute ed al tempo libero

L’”Adriano Panatta Racquet Club”, aperto a tutti, ha scelto il “Giovanni XXIII” per la salute dei propri utenti

Lo sport è salute e la salute è…sport! Da oggi a Treviso c’è un’opportunità in più per gli amanti dell’attività fisica e della cura del corpo: l’”Adriano Panatta Racquet Club” in via Giuseppe Maffioli, 1, nell’area Ex Zambon convenzionato con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier. Due ettari a cielo aperto dove ritrovare la tranquillità a pochi minuti dal centro di Treviso. Si può giocare a tennis nei quattro campi in terra battuta e due sintetici; a padel nei sei campi coperti di ultima generazione; allenarsi in palestra o fare fitness ma anche rilassarsi nell’ area welness dove sono presenti due idromassaggi e la sauna finlandese. E poi la piscina all’aperto, a ridosso del ristorante, per ritrovare gusto e convivialità anche per chi non pratica sport, considerato che il Club è aperto a tutti, senza necessità di iscrizione annuale. L’idea, unica nel suo genere, nasce dall’amicizia di Adriano Panatta con  Philippe Donnet e Marco Bonamigo.
Abbiamo incontrato Adriano Panatta,  il pluricampione di tennis romano ma trevigiano d’adozione.

Perché la scelta di arrivare a Treviso?

A Treviso sono arrivato in primis per amore. Mia moglie è trevigiana e poi ho trovato una città molto accogliente che mi ha sempre trattato molto bene consentendomi di instaurare un buon rapporto con tutti.  Poi è arrivata l’opportunità di riaprire un vecchio club, storico per la città di Treviso visto che praticamente tutti quelli che giocavano a tennis hanno iniziato qui: l’ex centro sportivo Tennis Zambon. Dopo l’acquisto l’abbiamo completamente ristrutturato e oltre al tennis abbiamo fatto un’operazione più completa con campi di padel, che adesso va molto di moda; la palestra di attrezzi e la sala corsi. C’è inoltre una grande Spa e la Clubhouse ispirato all’atmosfera di casa con il camino e i salottini; il ristorante, le verande sui toni del carta da zucchero del beige e del bianco. Si accede da una lunga veranda che da direttamente sulla piscina completamente ristrutturata e pronta ad accogliere, già da questa estate, quanti vorranno trovare un po’ di refrigerio durante le calde giornate della bella stagione.

Lei ha riportato in auge lo sport di Club, è stato ben recepito dai trevigiani?

Abbiamo aperto da poco più di 4 mesi e siamo molto soddisfatti. Siamo in crescita e questo lo dobbiamo all’utenza che ha capito il valore e le opportunità che può trovare nella nostra struttura che è praticamente unica nel suo genere. E’ un luogo molto bello, costruito per essere accogliente a tutti. Dallo sportivo alle famiglie che possono venire qui per svolgere svariate attività. E poi ha una particolarità che pochi, se non addirittura nessuno, può fornire: non c’è una quota associativa per entrare. Qui può venire chiunque. E’ un luogo pubblico dove anche chi non pratica sport può prendere un caffè, ritrovarsi per un aperitivo con gli amici, anche a bordo piscina, o pranzare o cenare nel ristorante.  Naturalmente a fare da padrone è lo sport che qui si può imparare, attraverso dei corsi anche per bambini, e praticare in un ambiente in mezzo alla natura e in assoluta sicurezza.

In tema di salute e sicurezza cosa offrite?

Con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier abbiamo in atto una convenzione che prevede tariffe agevolate per i nostri utenti che vogliono fare sport in sicurezza. Sicuramente lo sport è sinonimo di salute e non lo dico solo io ma lo dice la scienza. Lo sport fa bene alla salute però ci si deve controllare: non esagerare, soprattutto quando si hanno patologie o si è un po’ anziani. E comunque è bene tenersi sempre controllati. Ecco perché abbiamo stretto questo rapporto con la Casa di Cura di Monastier. I medici possono dare supporto alla nostra utenza e noi possiamo essere un punto di riferimento per quegli utenti del Presidio Ospedaliero che, per stare bene, necessitano di praticare sport. Un binomio perfetto e sicuramente vincente!

Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione Giovanni XXIII e Adriano Panatta

Iniziativa straordinaria all’Hub vaccinale della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso.

DAGLI STADI CON JOVANOTTI ALL’HUB VACCINALE.

DJ ALBERT MARZINOTTO TESTIMONIAL D’ECCEZIONE SUONA A BORDO PISCINA DURANTE LE VACCINAZIONI UNDER 50: “GIOVANI VACCINATEVI”

Il report: ad un mese dall’apertura dell’hub la categoria che si è maggiormente vaccinata è quella degli under 22: il 35,8%.

Dove le parole non arrivano, parla la musica, un linguaggio universale capace di superare paure e barriere per arrivare, in questo caso, a sensibilizzare più giovani possibili sull’importanza della vaccinazione.

A metterci la faccia, e la sua musica, questa volta è Albert Marzinotto, il famoso dj che dopo aver suonato negli stadi per Jovanotti e in centinaia di club sparsi per lo stivale, ha cambiato set per una buona causa. Il giovane artista di origini veneziane, seguito da oltre 55mila follower su Facebook e quasi 37,4 mila su Instagram, martedì mattina ha suonato alcuni dei suoi brani più famosi durante le vaccinazioni negli spazi dell’hub di Monastier, il 6° hub pubblico dell’Aulss 2, il più atipico, ma anche il più ameno perché si trova a ridosso della piscina e in mezzo al verde di un parco curato e accogliente.

Il dj, vincitore nel 2015 del programma Sky TOP DJ e una carriera tutt’ora in forte ascesa in Italia e all’estero, è un punto di riferimento per tantissimi giovani che lo seguono sia per il suo indubbio talento (la sua carriera da dj è cominciata quando lui era appena tredicenne) e per essere sicuramente un modello veneto di successo.

L’esibizione ha piacevolmente stupito quanti in quel momento stavano sottoponendosi alla dose di vaccino e ha rappresentato l’occasione anche per lanciare un messaggio chiaro: “Se vogliamo continuare a divertirci, a stare insieme e a riprendere i concerti, vacciniamoci per il bene nostro e di quelli che ci stanno accanto. Io mi sono vaccinato, senza paura, anzi ora mi sento molto più sereno. Fatelo anche voi”. Ha detto Albert al microfono.

Un palcoscenico, il suo, del tutto particolare anche se l’hub di Monastier, pur essendo proprio a ridosso del Presidio Ospedaliero, si è prestato bene per questo straordinario evento dedicato in particolare ai millennials.

“Albert è l’emblema di una generazione che, consapevole delle sue grandi doti, ha deciso di metterle al servizio degli altri a titolo completamente gratuito” ha commentato Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione della Casa di Cura “Giovanni XXIII. “Quando , durante una sua esibizione a Jesolo mi ha parlato delle sue intenzioni abbiamo accettato con entusiasmo la sua proposta non solo perché la musica può rendere tutto più lieto ma anche perché siamo consapevoli, come presidio ospedaliero dell’importanza di sensibilizzare più persone possibili sull’importanza del vaccino.” Conclude Matteo Geretto.

Quello della vaccinazione è un tema caldo, che però è stato ben compreso dai tanti ragazzi che hanno finora aderito con serietà e fiducia alla campagna vaccinale. I numeri, all’hub di Monastier infatti parlano chiaro, perché ad un mese circa di attività è proprio la categoria under 22 ad aver compreso la necessità di proteggersi dal virus con il vaccino. Delle 5859 persone (il 99,3% under 50)

  • il 35,8% ha tra i 12 e i 22 anni,
  • il 29,3% tra i 23 e i 32 anni,
  • il 23,3% ha tra i 33 e 42 anni e
  • l’11% tra i 43 e 50 anni.

 “Il vaccino è l’unica arma efficace contro Sars-Cov-2. Protegge noi stessi e chi ci vive accanto;  riduce le ospedalizzazioni consentendo le cure di chi soffre di patologie acute o croniche diverse da covid-19 e non ci fa malare gravemente fino alla morte in una percentuale vicina al 100% dei vaccinati” – ribadisce il dottor Marco Bassanello covid manager del presidio ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier.-  “È l’unica arma ad oggi per ridurre i contagi e siamo certi che la comunità scientifica troverà altre metodi efficaci e sicuri contro questa sciagura per l’umanità intera. Impariamo dunque dai nostri giovani che stanno rispondendo alla grande a questo invito di civiltà” conclude il dottor Marco Bassanello,

E se dunque il vaccino ci aiuta a combattere questo terribile virus, la musica è stato il nostro antidoto alla paura. Almeno qui, almeno per oggi.

Dal 6 Agosto GREEN PASS OBBLIGATORIO scopri come ottenerlo ed a cosa serve

Come ottenere il GREEN PASS?

Esistono tre modi per ottenere il Green Pass:

  • dopo una dose di vaccino
  • dopo un test negativo
  • dopo essere guariti dal Covid.

In tutti i tre casi si ottiene un codice con cui è possibile scaricare un Qr Code. Il modo migliore per conservarlo è scaricarlo sullo smartphone: si può fare sul sito dedicato, sull’app Io oppure su Immuni. Se invece si preferisce averlo informato cartaceo basta recarsi con tessera sanitaria in farmacia, dal medico di base o dal pediatra di libera scelta. Non tutti i Green pass sono uguali. Quello che si ottiene con un tampone negativo è valido solo per 48 ore, quello che si ottiene dopo la guarigione dura 6 mesi e quello che arriva dopo la prima dose di vaccino è utile solo in alcuni casi.

A cosa serve?

Serve per accedere a :

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso
  • Sagre e fiere, convegni e congressi
  • Centri termali
  • Parchi tematici e di divertimento
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione)
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
  • Strutture sanitarie e Rsa
  • Concorsi pubblici

AL VIA I VACCINI A MONASTIER: 6° HUB DELL’AULSS 2

Le prenotazioni attive dal portale della regione: https://vaccinicovid.regione.veneto.it/ulss2

Con delibera firmata il 2 luglio 2021 la Alss 2 trevigiana ha individuato come sesto hub vaccinale pubblico la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier. Il Presidio Ospedaliero convenzionato, infatti, rientra tra le strutture autorizzate all’erogazione di prestazioni di ricovero ospedaliero di specialistica ambulatoriale per conto del servizio sanitario regionale e che secondo l’articolo 34 comma 7 del D.L. 25/5/2021 n. 73, possono essere coinvolte nell’attività di somministrazione dei vaccini contro il Sars COV 2.

Da Lunedì 5 luglio infatti, nel momento in cui entrerà nel portale della Regione per scegliere dove andare a vaccinarsi gratuitamente, avrà anche questa sesta opzione.

L’hub vaccinale del “Giovanni XXIII”, diretto dal Covid Manager dottor Marco Bassanello, era già stato allestito 2 mesi fa in vista di un eventuale utilizzo per le vaccinazioni dei lavoratori delle aziende. La struttura è operativa da oggi, lunedì 5 luglio, presso il Covid Point Varco F della Casa di Cura in via Papa Giovanni XXIII, 1 a Monastier (TV). Un centinaio finora le vaccinazioni effettuate.

Le vaccinazioni vengono somministrate dal lunedì al sabato solo agli utenti dell’Aulss 2 che non si siano sottoposti alla prima dose di vaccinazione in un altro hub.

Vengono effettuate  un’entrata distinta della struttura (via Giovanni XXIII, 1 VARCO F)  con ampio parcheggio; dopo la misurazione della temperatura attraverso termoscanner, gli utenti accederanno al triage medico dove verranno verificati i requisiti di idoneità e verrà assegnato loro il box vaccinale con la programmazione della seconda dose.

Dopo la somministrazione del vaccino è prevista la fase di osservazione in un’altra area climatizzata o, nel caso di condizioni meteorologiche, nel giardino in prossimità della piscina e comunque vicina ad una shock room di appoggio per avventi avversi gravi. E’ prevista inoltre un’area ristoro e di toilette.

Per gli utenti lavoratori è previsto l’eventuale rilascio della certificazione di presenza utile come giustificativo mentre al momento della seconda somministrazione verrà rilasciata l’attestazione del ciclo vaccinale stampabile dall’app SIAVr.